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al testo di Annalisa Scialpi
Il Nuovo Impero.
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Una musica t'avvolge, stridente e luminosa come gemme sui muri azzurri di pensieri di giacinto. Passaggi e passaggi scrivono le tue antiche mure; umori nuovi e antichi trasudano, col colore. Le acque del tuo fiume formano un'ansa con le acque del mio grembo e riportano in vita una musica sepolta, la tua musica selvaggia, armonia di popoli e pioppi e pini e spighe e allegre compagnie nei tuoi caffè... Con te danzerò, Roma antica, selvaggia e altera, nobile e popolana, madre di tutti i figli che, in te, cercano nido. E lo dicono le tue stazioni tra sfregamenti e piedi pestati e trolley e kebabbari e venditori di souvenir in vecchi locali scrostati tra odori di spezie e arance e frutti tropicali e zingari e ambulanti e mendicanti e business man e artisti e uomini assoldati al dio della vacuità che cade, col tuo vecchio impero, in salamoia nei palazzi di potere tra reliquie di vuote assemblee nei vuoti cupoloni. Tra queste rovine, con te germoglierò. "Sì, lo voglio", dico, mentre sposo con te la nascita del Nuovo Impero dell'uomo nuovo, senza più catene.
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Salvatore Pizzo
- 27/01/2021 02:43:00
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Visionaria, come poche le volte che lho visitata per versi: ne fai un fiume di immagini che avviluppano trasportando per strade, per piazze, per le sue vestigia imperiali. Mi ha catturato Roma, quando ci fui in altre vite. Mi ha catturato la tua Roma: così, intensa di vita, di umori, di odori... Quasi una dichiarazione damore che non posso on condividere. Un abbraccio più che mai.
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Vincenzo Corsaro
- 23/01/2021 14:02:00
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"Fermati"
Ovunque tu stia camminando, fermati. Abbassa lo sguardo Guarda i tuoi piedi, guarda il suolo sotto di essi, chiudi gli occhi e ascolta. Cosa senti? Cosa ti sta raccontando quel luogo? Quanti fatti sono avvenuti in quel punto, quante storie sono fluite nelle nebbie del tempo, quante parole, grida, sussurri, speranze, pianti, dolori, morti, nascite, sorrisi, gioia, felicità, amori e solitudine si sono avvicendati e sovrapposti in un caleidoscopio di epoche e vite? E quanti ancora? Ogni passo ha una storia da raccontare, ma se ascolti dentro te, potrai sentire leco di ciò che è stato, di ciò che sarà e di ciò che è.
Ecco, questa si adatta bene alla tua descrizione. Da ragazzo ci sono stato diverse volte, ma il tempo ha annebbiato i ricordi. Con questa tua splendida ode li hai fatti rifiorire, grazie. :)
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